CORRISPONDENZA TRATTA DAL BLOG DI MISTER CAGNI - RICOSTRUIRE LE FONDAMENTA

Commento inviato da Giorgio Pivotti
Caro Gigi in “Ricostruire le fondamenta” sono contenute cose qui già dette a più riprese con scambi di opinioni tra gli utenti del blog compreso il mio; hai fatto bene a ribadire i vari aspetti esaminati nell’articolo con l’aggiunta di precisazioni e valutazioni sulle quali se mi permetti vorrei esprimere qualche annotazione o sottolineatura che va ad integrare i nostri due pensieri su come affrontare la fase difensiva oggi con la zona che la fa da padrona credo ancora per poco; segnali di cambiamento stanno evidenziando una nuova linea di tendenza privilegiando la marcatura a uomo MODERNA.
Non sei stato l’unico a criticare la scelta di Stramaccioni se hai letto anche il mio commento qui dove mettevo in risalto soprattutto la sua inesperienza data la sua giovane età dubitando della capacità di saper condurre e gestire adeguatamente una squadra di così lato livello, il suo spogliatoio, senza con questo voler togliere nulla alla sua buona volontà di aver dato il meglio di se stesso.
Le “parate partita” hanno favorito le vittorie iniziali con tanti gol evitabili e relativi noti errori difensivi dovuti alla zona, non subiti per merito di Andanovic ma quando questi è andato giù di forma perdendo smalto la continuazione di questi stessi errori tecnico tattici ha fatto traboccare il vaso facendo perdere all’Inter partite in malo modo. Più che gli attaccanti scarsamente propensi a difendere per me è stato il sistema già di per se rischioso e inaffidabile della zona davanti alla porta, in area, applicato in maniera sistematica, poco razionale ed elementare a far diventare la difesa dell’Inter facilmente perforabile dai gol evitabili.
Difensivista, è chiaro che un allenatore deve preoccuparsi prima della fase difensiva e poi di quella offensiva come sequenza del suo lavoro ma non per creare degli ordini di importanza tra le due fasi che invece vanno considerate allo stesso livello.
Ho sentito un noto opinionista sul primo gol del Bayern nella finale di Champions League dire che l’errore del difensore è stato quello di aver CONCESSO LA PROFONDITA’ a Robben quando è andato sul fondo a mettere al centro per Mandzukic; ma non era meglio o il caso di dire che Robben doveva invece essere marcato a uomo?
Il dinamismo della marcatura a uomo moderna, elastica è presupposto per me anche del calcio spettacolo brevemente e semplicemente perché non si resta fermi ad aspettare in linea unica o raddoppiata l’avanzare degli avversari e tutto il resto collegato alle componenti tattiche della zona.
Solo su due punti non mi trovi d’accordo ovvero sulla distinzione tra palla coperta o scoperta dove per entrambe e in generale la linea non va rispettata in maniera rigida e sul fatto che nel marcare a uomo il riferimento per me è sia avversario sia la palla, in subordine la porta, da attuarsi mediante il controllo visivo attivo.
La forca serve per imparare a colpire di testa la palla e bene se è in disuso come si esercitano oggi i colpitori di testa?
Naturalmente ho sforato anche di molto mi scuso ma credo ne sia valsa la pena.