Italia vs Bulgaria 1 0 – Qualificazione Mondiali Brasile 2014.

Senza voler togliere nulla alla parata formidabile di Buffon anche se in casi come questi l’aiuto delle braccia per il portiere diventa determinante ed esclusivo, è su Thiago Motta che vorrei puntare l’attenzione per esaltare il suo gesto tecnico di “parata” come difensore nell’opporsi da distanza ravvicinata al forte tiro di Lliev destinato sicuramente ad entrare in rete con Buffon battuto.
Per me è stato lui il vero artefice della vittoria dell’Italia contro la Bulgaria che avrebbe pareggiato se Thiago Motta non si fosse opposto fisicamente alla palla in arrivo rispettando la regola della posizione frontale attiva senza fare una piega nel ribatterla, allontanarla volutamente di testa, senza quindi girarsi; tanto di capello a lui che smentisce così chi sostiene l’impossibilità di acquisire e gestire questo suo gesto tecnico con opportune, specifiche esercitazioni in allenamento; attenzione perché nell’azione immediatamente prima che ha portato alla parata di Buffon eclatante ma pur sempre su colpo di testa c’è stato Bonucci che in prima battuta respinge un tiro stando regolarmente frontale per poi girarsi completamente sul successivo lasciando sfilare la palla divenuta pericolosa per il colpo di testa ravvicinato; come se non bastasse nella stessa azione subito dopo c’è poi un’altra girata di un altro nostro difensore sul cross al centro; a cosa è dovuta questa disparità di comportamento sui tiri contro tra difensori della stessa squadra in questo caso la nazionale? Il motivo è semplice, non si conosce né si allena ad imparare la posizione frontale attiva.