Milan vs Spezia 3 0 – Coppa Italia, partita del 15.01.2014: gol tutti evitabili.
Mangia si sa gioca a zona, lo Spezia anch’esso è abituato a giocare a zona in difesa, ieri ha perso con il sorriso divertendo i suoi tifosi ed indubbiamente è stato uno spettacolo da vedersi; il Milan era superiore? E’ tutto da dimostrare perché i tre gol segnati non fanno testo secondo me, erano tutti e tre evitabili causati dalla zona e sue applicazioni tattiche; nessuno degli addetti ai lavori a sottolinearlo come succede sempre, l’attenzione è sulla palla che entra in rete, sull’autore del gol mai sugli errori tattici commessi dalla difesa ospite; difendendosi con la moderna marcatura a uomo perfezionata dal controllo visivo attivo, questi tre gol lo Spezia non li avrebbe presi; vediamoli:
sul primo Robinho va in rete e segna facile solo davanti alla porta lasciato andare dal difensore più preoccupato di mantenere la linea che di marcarlo, non ci pensa nemmeno;
sul secondo, incredibile, difesa ferma al limite dell’area con Robinho e Pazzini che s’inseriscono regolarmente, lasciati andare nello spazio poi segna quest’ultimo con bella girata;
sul terzo Honda segna sulla respinta del portiere anche qui con la difesa immobile invece di proteggere la porta.
Bello spettacolo continuare a giocare a zona la fase difensiva senza marcare ma solo cercando di fermare l’uomo virtualmente; poi qualcuno ha detto anche che le colpe sono di Leali.
Giorgio Pivotti
16.01.2014
Ciao Giorgio, però io credo che le migliori squadre europee vedi Bayern Monaco,Barcellona ,Borussia Dortmund,ecc.. giochino a zona perché, in Europa il calco lo interpretano in modo collettivo, a differenza nostra che pensiamo ancora di risolvere le partite con uno spunto dei singoli, perciò poi quando le nostre squadre vanno a giocare in Europa si fermano agli ottavi. In Italia solo Juventus, Roma, Napoli e Fiorentina stanno uscendo da quello che è lo stereotipo Italiano. Secondo me il calcio moderno esige la partecipazione di tutti in tutte e due le fasi di gioco, con la marcatura a uomo noi dipendiamo dagli avversari, e non da noi stessi. Secondo me Mangia è uno dei tecnici più preparati in Italia.
Alex
16.01.2014
Ciao Alex, non credo che si giochi a zona in Europa perché sanno interpretare il calcio collettivo e noi no; il calcio collettivo dovrebbe avere come finalità quello di segnare più gol ed, in effetti, in campo europeo questo succede perché non si fa tanto giro palla e soprattutto non si commettono tanti falli tattici come da noi; a parte il raffronto sul piano tecnico e della qualità dei singoli tra le squadre da te citate che in verità c’è ma non è incolmabile e non è così grande, il fatto secondo me è che i gol presi da noi giocando a zona sono più pesanti rispetto a quelli subiti dalle squadre europee nel senso che basta uno-due gol evitabili che veniamo subito fermati perché non sappiamo segnarne di più per troppo tatticismo, pensando prima a non prenderle chiudendoci nella nostra metà campo; almeno giocassimo con la moderna marcatura a uomo; quanto a Mangia sarà bravo e non lo metto in dubbio ma il voler giocare a zona come fan tutti lo espone anche lui a critiche per partite perse anche con l’Under 21 o Palermo subendo gol evitabili a causa dell’attaccante lasciato libero per rispettare i dettami della zona.
Giorgio Pivotti
16.01.2014
Sono d’accordissimo con te sul fatto che noi pensiamo ad arroccarci nella nostra metà campo per poi ripartire il nostro è un calcio votato alla difesa, in Europa all’attacco, proprio perché come hai detto tu c’è troppo tatticismo, però giocare a zona secondo me significa difendersi collettivamente perché nella zona ci si muove tutti insieme aiutandosi l’un l’altro, quindi l’idea di una squadra corta e stretta, con le dovute coperture reciproche ecc.. Per quanto riguarda Mangia secondo me bisogna lasciarlo lavorare, ci vuole un po’ di tempo affinché i calciatori metabolizzino le sue idee, purtroppo però in Italia non si da tempo di lavorare agli allenatori, proprio oggi guardavo che quest’anno finora in Italia i tecnici esonerati sono stati 9, in Francia 4, in spagna 3, in Germania 4 e in Inghilterra 5.
Alex
17.01.2014
Giorgio, secondo me lo Spezia ha fatto bene a non marcare a uomo uno di quei tre che hai elencato, perché se no sarebbe stato peggio perché penso che avrebbero vinto tutti i duelli 1vs1. Poi secondo me un grande campione va marcato con tutta la squadra, come faceva sacchi quando giocava contro il Napoli di Maradona.
Alex
17.01.2014
Alex, scusami ma lo Spezia non è che abbia fatto bene a non marcare a uomo quei tre, solo che i difensori dello Spezia come quelli di tante altre squadre non marcano più a uomo e spesso non lo sanno fare più bene come mister Cagni stesso ed altri che conoscono bene l’iter di successione tra difesa a uomo e zona, hanno più volte sottolineato; e poi senza togliere nulla a Robinho non al meglio della sua forma, a Pazzini appena rientrato come pure a Honda nuovo per il Milan, i difensori dello Spezia penso non avessero difficoltà a marcarli o quanto meno a non lasciarli andare liberi e spensierati a segnare gol facili né tanto meno ad affrontarli nell’eventuale dribbling; solo che il loro atteggiamento è stato troppo, esclusivamente condizionato dal sistema zona con il quale sono da sempre abituati a giocare a scapito della marcatura a uomo; ho seguito le partite dello Spezia allenato da mister Cagni e mi ricordo bene che c’era più di uno in difesa che sapeva cavarsela bene marcando a uomo quando occorreva; cosa vuol dire marcare con tutta la squadra un campione? Aspettarlo come fanno con Messi sbagliando secondo me come era sbagliato anche contro Maradona cercando di fermarlo in più di uno a distanza per venire sistematicamente saltati mentre un campione, Ronaldo compreso neo Pallone d’oro, va marcato e seguito intendendo con questo anche stringerli lo spazio di gioco senza lasciargli prendere palla comodamente, ma qui il discorso si farebbe lungo per spiegare i concetti sottostanti.
Giorgio Pivotti
17.01.2014
Scusami, tu vuoi dire che per difendere a zona bisogna saper difendere anche ad uomo giusto?Per quanto riguarda marcare con tutta la squadra un campione io intendo che non bisogna mettergli un uomo addosso che lo segua dappertutto come fanno le squadre italiane su Pirlo, ma avere una squadra corta e stretta con il pressing dovuto in modo da avere poco spazio e tempo di giocata, quindi anche con i raddoppi ecc…. Se ricordi quando il Milan giocò contro il Barcellona in casa vincendo per 2-0, Messi non brillò più di tanto proprio perché c’era poco spazio tra le linee, poi l’atteggiamento del Milan fu sbagliato perché penso troppo a difendersi.
Alex
17.01.2014
Alex ti rispondo volentieri ma non vorrei che il nostro interessante interloquire a due occupasse spazio ad altri che suppongo come te, siamo desiderosi di leggere anche su questo argomento; venendo a noi, io sostengo che chi non sa difendere a uomo ha problemi evidentemente nel farlo giocando a zona tant’è vero, come affermano in molti, che la zona viene praticata anche da difensori diciamo “scarsi” dove fanno lo stesso la loro figura finché riesce il fuorigioco o l’attacco alla palla ma spesso sbagliano, vanno fuori tempo; mentre è altrettanto scontato che chi ha giocato, imparato a giocare a uomo, ormai sono rimasti sempre meno dopo i vari Cannavaro, Ferrara, passando a giocare a zona se la cavano meglio, meglio non vuol dire che anche loro non sbagliano; e sai perché? Perché questi difensori che sanno marcare a uomo e sono passati a giocare a zona seguendo la moda o la tendenza in atto, vengono a trovarsi spesso in conflitto con se stessi per il loro duplice modo di giocare, d’interpretare la fase difensiva; ciò è dato dal fatto, ho i gol registrati che avvalorano quanto vado dicendo, che questi difensori, nelle situazioni di gioco in cui avrebbero dovuto marcare a uomo in cui sono bravi, hanno spesso optato per la zona e le sue applicazioni tattiche rinunciando alla marcatura soprattutto per la linea, per il fuorigioco o attacco alla palla che, tra l’altro come sappiamo, richiedono, costano meno fatica e dispendio di energie, con risultati non sempre positivi: attaccanti lasciati liberi in nome della zona quando, se marcati a uomo, questi avversari non avrebbero certo segnato; voglio dire che la zona oltre a creare rischiosità in chi la pratica fin da sempre, ha finito per mettere in cattiva luce con le sue lusinghe tattiche (leggi risparmio di fatica per immobilismo e altro) anche quei difensori che nel finale della loro carriera hanno potuto sperimentarla da ex marcatori puri, ripeto, non sempre secondo le aspettative. Credo che qui l’argomento possa chiudersi.
Giorgio Pivotti
17.01.2014
D’accordissimo, con tutto quello che hai detto, poi io non voglio dare lezioni a nessuno, anzi ho molto da imparare anche confrontandomi con gli altri, ho 17 anni e da grande vorrei fare l’allenatore.
Alex
Tratto dal blog di mister Gigi Cagni.