CORRISPONDENZA TRATTA DAL BLOG DI MISTER CAGNI - LA CONVINZIONE NELLA SCELTA

 

Risposta di Giorgio Pivotti al sig. Roby.

Roby, grazie dello spunto che mi dai per chiarire, esporre ulteriormente il mio pensiero sui gol e sulla loro classificazione; lo so di essere ripetitivo ma ciò non dipende da me, dipende dal fatto che vedo segnare senza soluzioni di continuità i gol evitabili con le loro cause dipendenti da errori individuali e di reparto che altri, gli addetti ai lavori soprattutto, di solito non rilevano convinto che se anche loro lo facessero a ragione veduta, la zona avrebbe i giorni contati per essere sostituita dalla marcatura a uomo, moderna ovvero dalla Difesa Elastica; non solo ma i difensori starebbe attenti dal girarsi sui tiri contro consapevoli che se insistono nel non opporsi fisicamente in maniera regolare, frontale e attiva ai tiri contro provocando gol verrebbero non solo richiamati, cosa che adesso non avviene minimamente perché non c’è coscienza del problema, ma forse resterebbero in panchina.
Il calcio è una scienza perfetta fino a dove lo si può gestire, controllare, il resto è bravura, gesto tecnico da manuale, causalità e imponderabilità.
Lo 0 a 0 e il discorso senza errori in partite che avrebbero questo punteggio me lo sono sentito fare altre volte e altre volte, come faccio ora, rispondo spiegando che le cose secondo me non stano in questi termini se si tiene conto della classificazione dei gol come l’ho formulata da tempo in due grandi categorie, EVITABILI ed IMPARABILI.
I gol evitabili sono circa il 40% tra tutti quelli che vengono segnati, che si vedono cui campi di calcio e sono derivati, primo, dall’errore dei difensori che si girano sui tiri diretti in porta o più in generale sui passaggi terminali tra avversari, secondo, dalla mancanza di marcatura a uomo per effetto dell’applicazione della zona e delle sue rischiose, macchinose componenti tattiche.
I gol imparabili, gli altri, sono circa il 60% quindi tanti, sono dovuti, causati da:
dribbling, combinazione, triangolazione, contrasto, anticipo, appoggio smarcante, tiro di precisione, stacco di testa maggiore, velocità di corsa maggiore, gesto tecnico imprevedibile (girata, rovesciata, colpo di tacco o di ginocchio), calcio di rigore, calcio di punizione, calcio d’angolo, rimpallo favorevole, opposizione passiva alla palla, errore o svista della terna arbitrale, autogol, malinteso tra compagni, papera o deviazione involontaria o volontaria, respinta difettosa portiere, situazione d’inferiorità numerica, schema collaudato sui calci piazzati, contropiede, palla vagante, rimessa laterale, barriera posizionata male, condizioni del terreno di gioco, mancanza di fair play.
Importante inoltre per comprendere bene tale classificazione, far notare che la differenza tra gol evitabili ed imparabili, oltre alla sostanza, sta che nei PRIMI gli errori individuali o di reparto sopra descritti hanno carattere sistematico e ripetitivo ovvero si manifestano partita dopo partita, per cui eliminando questi errori con i relativi correttivi e aggiustamenti proposti la loro quantità numerica si ridurrebbe di molto fino al minimo.
Mentre nei SECONDI le corrispondenti cause sopra descritte sono di diversa origine, hanno aspetti e connotazioni occasionali, non continuativi nel senso che chi ha sbagliato, giocatore o arbitro, o ha compiuto un gesto tecnico da manuale o ha segnato grazie alle doti fisiche, atletiche non è detto che alla prossima partita faccia altrettanto oppure capiti nuovamente in particolare modo nelle situazioni, episodi casuali e imprevedibili.
Spero di essere stato chiaro anche perché il tema in questione a quanto mi risulta non è trattato in letteratura.