PROPOSTA DI MODIFICA ALLA REGOLA ATTUALE DI RILEVAZIONE DEL FUORIGIOCO

La mia proposta di modifica vuole eliminare il momento di individuazione della posizione di fuorigioco ovvero “quando il pallone tocca o viene giocato da un compagno del calciatore in posizione irregolare” Credo con convinzione che la mia proposta di modifica del fuorigioco come sopra indicata evidenziando di seguito i pro e i contro con la regola in vigore, sia un’idea valida ed importante, anche rivoluzionaria per certi aspetti, per rilanciare il calcio giocato sotto il profilo spettacolare, per tirarlo fuori dal pantano del tatticismo esasperato di questi ultimi anni, da quando si è cominciato a giocare a zona, per dare dignità alla categoria dei difensori che oggi sono diventati scarsi, (un tuo pallino realistico come dici sempre a tal riguardo), non sapendo più marcare a uomo impegnati come sono nell’applicare i dettami ben noti ed inaffidabili della zona con le sue diverse componenti tattiche; tanto da fargli fare spesso brutte figure, da belle statuine, specialmente quando si prendono gol evitabili derivanti dalla linea, dalla messa in fuorigioco dell’avversario non riuscita o dall’attacco prioritario ed esclusivo alla palla, trascurando tutto il resto in particolare il diretto avversario con la sua pericolosità latente; detto ciò vengo alle tue osservazioni per chiarire i vari punti da te sollevati; quanto alla dicitura da me usata che ad ogni modo mi sembri non infici il concetto di base, ovvero “Momento di gioco del pallone o del suo tocco da parte del compagno” l’ho leggermente adattata perché quella ufficiale riportata nel Regolamento che recita “Quando il pallone tocca o viene giocato da un compagno del calciatore in posizione irregolare” mi sembrava, anche letteralmente, non del tutto chiara nelle parole “ Quando il pallone tocca…..”; ripeto solo un’esposizione formale un po’ diversa che però lasciava inalterato il senso da esprimere; certo che anche adesso si potrebbe giocare la fase offensiva lanciando, buttando il pallone in avanti per l’attaccante che lo va a prendere oltre la linea MA NON LO FA NESSUNO, non ho mai visto farlo specialmente in maniera sistematica, un po’ come avviene nel rugby, per la solita e semplice ragione che con la norma attuale l’attaccante è condizionato, nello scattare in avanti, dal momento “Quando il pallone tocca o viene giocato da un compagno” per non cadere in posizione irregolare, cosa che normalmente succede e spesso anche adesso per cui questi lanci lunghi non si vedono fare; con la mia proposta innovativa, senza intaccare la dinamicità e la fluidità del gioco, l’attaccante sarebbe facilitato ad andare in rete, fare gol (essenziali nel calcio) posizionandosi in linea ma anche leggermente dietro per scattare assieme al difensore, non prima che la palla alta o mezz’altezza, li abbia superato entrambi ingaggiando una gara di sprint tra velocisti per arrivare primo sul pallone; se l’attaccante possiede uno scatto nel breve maggiore del suo difensore superandolo in questo testa a testa nella corsa veloce, avrà molte chance per concludere a rete a tu per tu con il portiere; considerando il fatto che oggi tutte le squadre giocano a zona in difesa, rimanendo in linea, questo ricorso al lancio lungo oltre la linea diventerebbe ordinario, sistematico ed efficace nello stesso tempo; solo con il difensore libero dietro la linea pronto a fare la diagonale, si creerebbe qualche problema perché allora l’attaccante, involatosi in avanti, si troverebbe svantaggiato nell’arrivare primo sulla palla, a meno che, come è logico che faccia, non vada a posizionarsi direttamente sul difensore libero arretrato; ho detto che con la mia proposta di cancellazione del momento “Quando il pallone tocca o viene giocato da un compagno del calciatore in posizione irregolare” porterebbe benefici e miglioramenti nella rilevazione del fuorigioco, come pure nei tempi effettivi di gioco in partita, nell’attendibilità dei risultati oggi spesso falsati da fuorigioco non rilevati o da posizioni regolari giudicate erroneamente in fuorigioco dalla terna arbitrale; ecco quali sono a mio avviso i “pro” e i “contro” che caratterizzano e distinguono le due interpretazioni del fuorigioco, quello attuale e quello sostitutivo: Fuorigioco rilevato con la regola da me proposta abolendo l’inciso “quando il pallone tocca o viene giocato da un compagno del calciatore in posizione irregolare”: PRO 1) eliminazione o riduzione al minimo degli strumenti tecnologici per la rilevazione del fuorigioco, 2) squadre lunghe non più raccolte in un fazzoletto; 3) linea difensiva non più alta in modo da evitare di lasciare troppo spazio alle spalle dove s’inseriscono i difensori su lanci lunghi; 4) ritorno alla marcatura a uomo moderna con il controllo visivo attivo; 5) abbandono definitivo della zona con la linea e le altre sue componenti tattiche rischiose causa di gol evitabili subiti; 6) elevata sicurezza, minor margine di errore nella rilevazione del fuorigioco avendo il guardialinee, inquadrati nel suo campo visivo, attaccante-difensore-palla in transito di solito aerea sopra di loro, tutti assieme nella stessa immagine fotografica; 7) maggior dinamismo ed intensità di gioco, di azioni, con più gol segnati e maggiori occasioni da gol create a tutto vantaggio dello spettacolo; 8) interruzioni minime del gioco per regolare fuorigioco rilevato potendo l’attaccante controllare meglio i suoi movimenti-inserimenti sulla palla lanciata in avanti nella rincorsa a due, attaccante-difensore, in un duello tra velocisti; 8) vedremo difensori veri che sanno marcare a uomo senza più fare le belle statuine restando fermi a guardare, attaccare esclusivamente la palla applicandola zona; 9) riduzione del tatticismo esasperato di adesso che ha influito negativamente sullo spettacolo e sulla gestione del gioco nel calcio; 10) aumento dei minuti effettivi di gioco in partita. Fuorigioco rilevato con la regola attuale: CONTRO 1) spezzettatura del gioco; 2) minor minuti effettivi giocati durante la partita; 3) squadre corte racchiuse in un fazzoletto, brutte da vedersi con passaggi stretti; 4) errori più elevati nel valutare se c’era o meno il fuorigioco; 5) difficoltà per i guardialinee di rilevare la posizione irregolare dell’attaccante dovendo tenere d’occhio due punti di gioco diversi e talvolta non inquadrabili nello stesso campo visivo ovvero la posizione del’attaccante e il momento quando il pallone tocca o viene giocato da un compagno del calciatore in posizione irregolare; 6) difficoltà per i guardialinee ancora maggiore dovuta all’aumento di velocità di trasmissione della palla e di corsa dei giocatori nel calcio moderno; 7) discussioni post partite a non finire con moviola alla mano e contrasti permanenti nei giudizi sul fuorigioco senza accontentare nessuno; 8) eccessivo tatticismo in fase difensiva in area e anche nella metà campo che rende sterile il gioco stucchevole; 9) rischio consolidato di prendere gol evitabili cercando di fermare solo virtualmente l’avversario con i dettami tattici della zona, facendo la figura delle belle statuine; 10) difensori che non imparano e non sanno più marcare a uomo; 11) disorientamento e confusione tra i difensori che, sbagliando gli automatismi della zona, lasciano scoperta la linea e gli spazi di loro competenza ma soprattutto trascurano del tutto il diretto avversario, la sua pericolosità. pertanto SE L’ATTACCANTE E’ IN POSIZIONE DI PARTENZA REGOLARE (non in fuorigioco) e punta l’area avversaria partendo da dietro o in linea con il penultimo uomo, non è in fuorigioco se la sua posizione regolare prosegue, ininterrottamente, anche dopo aver superato il penultimo avversario a condizione che la sua posizione regolare venga mantenuta in essere, senza soluzione di continuità, dal pallone (linea della palla) calciato in avanti; il giocatore che punta l’area avversaria partendo regolarmente da dietro o in linea con il penultimo avversario ma finisce poi in posizione irregolare, è SEMPRE in fuorigioco, non viene rimesso in gioco anche se superato successivamente, nella stessa azione, dal pallone (linea della palla) calciato in avanti.